Tutto ebbe inizio quando, circa 20 anni fa, trovai in casa una vecchia macchina analogica, una Yashica Electro 35 di mio padre. Iniziai ad incuriosirmi e a sperimentare questo particolare mezzo di "scrittura", cimentandomi in un processo tanto sconosciuto quanto affascinante.
Fu allora che scoccò la scintilla che mi fece appassionare alla fotografia.
Sperimento, osservo, indago. La curiosità guida il mio sguardo e la luce delinea le forme del mio pensiero.
Oggi fotografare vuol dire rifugiarmi dal caos della quotidianità e coltivare la bellezza, quella che fa sì che ci si possa perdere in uno scatto, sospesi dal tempo.
Ogni immagine descrive ciò che più mi stupisce ed affascina di persone, paesaggi, scene di vita, architettura che incontro nei miei viaggi e nelle mie esperienze di vita, ciò a cui il mio occhio si appassiona e si affeziona. Ogni scatto è un dettaglio che ha fatto sussultare la mia anima e che ha magicamente concepito un ricordo.
Buona lettura